Helin_Bolek_cantante_grup_yorum_morta_dopo_288_giorni_sciopero_della_fame_turchia_bella_ciao
🎥#elettritv📲💻 Grup Yorum è un gruppo musicale popolare folk il loro genere in turco si chiama Halk Müziği, fondato in Turchia nel Vicino Oriente mediterraneo nel 1985 da 4 studenti dell’università di Marmara. Impegnati socialmente, il Grup Yorum ha sempre sostenuto la sua presenza sia nelle lotte della popolazione turca che a quelle internazionali per la giustizia e la libertà, coniugando la vena di protesta con le melodie tradizionali, Yorum significa commento. Le canzoni vengono eseguite sia in turco che in curdo, in arabo e in circasso e in tutte le lingue parlate in Anatolia. Musicalmente ispirati dagli Inti-Illimani nei primi anni del 1980, prodotti da Kalan Muzik, hanno pubblicato diciannove album dal 1985. Dal 2015 i loro concerti sono stati vietati, come pure l’ascolto e la vendita dei loro album, alcuni dei suoi membri sono stati imprigionati e torturati in Turchia per il loro impegno a favore della democrazia e della libertà di stampa con l’accusa di terrorismo. L’11 marzo 2020 Helin Bolek una cantante di Grup Yorum e il bassista Ibrahim Gökcek sono stati portati in ospedale contro la propria volontà per lo sciopero della fame, iniziato il 16 maggio 2019 per rivendicare il diritto alla libera espressione artistica, Helin Bolek si è spenta a Istanbul il 3 aprile 2020 aveva 28 anni. L’avvocato Didem Ünsal aveva affermato che entrambi non avevano accettato alcun intervento medico. Politicamente appartenenti all’area Socialista Internazionalista e come tali sono perseguitati politici dallo Stato della Turchia con l’accusa di terrorismo, che la usa anche per la regione del Rojava nel Kurdistan a nord della Siria.
Un parallelo della loro persecuzione ideologica politica, anche se in maniera meno marcata, puo’ essere fatta con l’accanimento in italia verso le attivita’ di autogestione e culturali antagoniste al sistema economico dei Centri sociali accusati in alcuni casi di azioni di terrorismo nelle manifestazioni dalla reazione di destra e neofascista. Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono gli eredi della strategia della tensione, la conferma la stretta di mano a Orban in Ungheria che ne accondiscende le politiche repressive nei confronti dei migranti e il modello presidezialista semi dittatoriale come nei programmi del fascismo democratico della P2 di Licio Gelli.

Rompi il silenzio la campagna mediatica di solidarieta’ lanciata dal gruppo musicale italiano internazionale Banda Bassotti nato nei cantieri edili di Roma #rompiilsilenzio #rompiamoilsilenzio >> http://www.elettrisonanti.net/2020/04/15/rompi-il-silenzio-sciopero-della-fame-in-italia-per-il-grup-yorum/

>> Grup Yorum Canale [VIDEO] YouTube

[da La Repubblica] ROMA – Dopo 288 di sciopero della fame iniziato per denunciare la persecuzione politica in Turchia e il veto posto dal governo sui concerti del gruppo musicale, ‘Grup Yorum’, l’attivista e cantante turca Helin Bolek è morta. “Avete ucciso una donna di 28 anni”, ha detto Ibrahim Gokcek, chitarrista della band e che sta continuando lo sciopero della fame. Le sue parole affidate a un video diffuso sui social dove appare magrissimo.
Accusati di appartenere a un’organizzazione terroristica, il gruppo (25 album, oltre due milioni di copie vendute) non si esibiva da anni. Dal carcere chiedevano di essere liberati, che i loro nomi fossero cancellati dalla lista dei ricercati del Ministero degli Interni turco, che venissero chiuse le cause intentate contro di loro. L’annuncio della morte della cantante è stato dato sul profilo Twitter della band.
“Non erano richieste molto difficili da soddisfare. Il fascismo del partito Akp ha causato la sua morte”, ha scritto la band su Twitter citando in causa il partito del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Nel 2015 il concerti annuale del gruppo “Turchia indipendente”, era stato vietato. La band era riuscita a tenere un concerto via internet il 1° luglio 2018. Poi erano cominciati i raid. ll centro culturale Idil di Okmeydani, a Istanbul, dove la band si esibiva, è stato preso di mira da parte della polizia “per otto volte negli ultimi due anni”, denunciava da tempo la band . Spiegando che durante le incursioni, gli strumenti di tutti membri di ‘Grup Yorum’ erano stati distrutti o requisiti e le partiture, i loro libri di musica danneggiati.
Secondo la dichiarazione resa dal gruppo, in queste incursioni (ottobre e novembre 2016, in maggio e settembre 2017 e in ottobre e novembre 2018) sono state arrestate in totale 30 persone. Il 14 luglio 2018, Selma Altin e Inan Altin, erano fuggiti di prigione decidendo di proseguire la loro lotta in esilio, in Francia. Agli inizi di marzo sei membri della band agli inizi di marzo erano ancora detenuti.
Diverse organizzazioni – Istanbul Medical Doctors, Artists Assembly e Artists Initiative – avevano già lanciato l’allarme lo scorso 20 gennaio, per attirare l’attenzione sullo sciopero della fame che i membri della band avevano cominciato il 16 maggio 2019. Altri due componenti del gruppo, Bahar Kurt e Baris Yüksel, l’avevano terminato dopo 190 giorni. Bahar ed Helin erano stati scarcerati alla fine del 2019 ma Helin aveva continuato anche una volta fuori. Accusato di terrorismo Gokcek era stato incarcerato sulla base di dichiarazioni di un “testimone segreto”, rischia una condanna all’ergastolo.

[La Repubblica] https://www.repubblica.it/esteri/2020/04/03/news/turchia_muore_attivista_cantante_sciopero_fame_helin_bolek-253031622/

L’AKP il partito di Erdogan usa, secondo alcune fonti in rete, i neo-fascisti Lupi Grigi per la repressione violenta antidemocratica contro la liberta’, la giustizia sociale e l’autodeterminazione delle minoranze all’interno dello stato Turco. In passato i Lupi Grigi hanno fatto parte della strategia Counter-Guerrilla (Turkish: Kontrgerilla) il braccio armato di Gladio usato della CIA in Turchia in funzione antisovietica.
>> https://www.dinamopress.it/news/erdogan-balla-coi-lupi-la-minaccia-dei-nazionalisti-turchi/

Emblematico il caso di un’altra musicista, la cantante curda Nudem Durak in prigione ormai da cinque anni. Soltanto per aver cantato e insegnato musica in curdo, la sua lingua madre. Attualmente detenuta nella prigione chiusa di Mardin, in base alla condanna subita (19 anni) dovrebbe tornare in libertà nel 2034. Nata a Cizre, Nuden Durak insegnava ai bambini della sua città i canti tradizionali. Ovviamente in lingua curda. Arrestata nel 2015, era stata condannata in un primo tempo a dieci anni (per aver “promosso propaganda curda”). L’anno successivo, senza nemmeno nuove accuse, la sua pena venne praticamente raddoppiata.
Fino a non molti anni fa (almeno ai novanta del secolo scorso) perfino la parola “curdo” era proibita. Cantare in curdo poi, assolutamente impensabile.
>> http://www.elettrisonanti.net/2019/10/24/turchia-carcere-per-chi-canta-canzoni-in-lingua-curda/

[TESTIMONIANZA DIRETTA]

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