Fuje_un_album_esplosivo_Cultural_Boo_Team
🎥#elettritv💻📲 Cellule ribelli del sottosuolo vitlu, rilevano che Simona Boo e’ tornata nell’area vulcanica vesuviana, che e’ in fase di quiescenza pre-eruttiva. Infatti con il Cultural Boo Team e’ in preparazione un evento esplosivo, la presentazione del primo album musicale di inediti FUJE, che si terra’ nel Golfo di Napoli, il 10/09/2020 alle ore 21:00 una serata Aconfessionale al Chiostro S. Domenico Maggiore, patrocinata dall’Assessora alla Cultura del Comune di Napoli Eleonora de Majo attivista del Centro sociale Insurgencia, che aveva partecipato insieme al Boo Team con i Terroni Uniti a Pontida per desalvinizzare la penisola dalle ruspe razziste. Ma chi sono i musicisti del Boo Team?
Il Cultural Boo Team nasce a Pozzuoli nel 2011 come un gruppo musicale #blues Simona Boo (voce), Danilo Virgilio (basso), Salvatore Costigliola (armonica), Mario Sagliocchi (chitarra elettrica), Luigi di Costanzo (chitarra acustica), Fabio Rotondo (batteria). Alla serata parteciperanno come super ospiti i musicisti che hanno preso parte al disco Fuje, tra cui il Pirata del sassofono Daniele Sepe, Marcello Coleman, Andrea Marchesino, Giulio De Asmundis, i Pegaonda e ScalzaBanda una numerosa orchestra di bambini e adolescenti frutto dell’operazione di recupero sociale dei quartieri napoletani.
Tra reggae, samba, world music e blues, una serata da non perdere esplosiva!

>> http://www.elettrisonanti.net/2020/07/22/scomparsa-simona-boo-tornera-veramente-a-cantare/

>> http://www.elettrisonanti.net/2020/07/01/scomparsa-simona-boo-lanciata-una-raccolta-fondi-dal-cultural-boo-team-per-il-loro-primo-disco/

>> http://www.elettrisonanti.net/2020/08/10/simona-boo-fuggita-ai-caraibi-per-la-presentazione-di-fuje/

Nei pressi dell’odierna Catanzaro in Calabria, in epoca arcaica viveva una popolazione che secondo i Greci di cultura classica, adorava il simulacro di un vitello. Ne prendeva anche il nome: “abitanti della terra dei vitelli”, come spesso accadeva quando nuclei giovani delle tribu’ nomadi pastorali della Cultura Appenninica, come spesso accadeva quando nuclei giovani delle tribu’ nomadi pastorali della Cultura Appenninica, trasumavano occupando le terre, che gli storici greco-romani definivano abitate in precedenza dagli Aborigeni, associandosi ad un animale totemico. (Piceni – Picchio Picus, Irpini – Hirpus Lupo, Bovani – Bos Toro) la cosi detta primavera sacra “ver sacrum”.
L’etimologia Italia deriverebbe quindi, secondo questa teoria, da Vitello: Vitlu in lingua Osco-Umbra Sabellica-Sannita, Italos per gli Etruschi, Vitulus per i Latini-Falisci, Italói per i Greci, Bittalu in lingua Sarda ancora in uso.
[FOTO] in copertina un vitello maremmano podolica, discendente del’Uro diffuso in tutta la placca geologica eurasiatica e nord africana.

>> https://www.comune.catanzaro.it/catanzaro-dove-nacque-il-nome-italia/

PIANO EMERGENZA ERUZIONE VESUVIO

Scenario di una possibile eruzione del Vesuvio e collasso della colonna eruttiva e flussi piroclastici tra i 500 – 1500 °C velocita’ 700 Kmh circa [VIDEO Stromboli] altri [VIDEO] simulazione in basso.

Sul Piano Emergenza eruzione Vesuvio nell’area di allerta circa 700.000 – 1.000.000 di persone in 63 Comuni e tre circoscrizioni del Comune di Napoli (densità abitativa pari a 2.652,73 abitanti per Km/q,) non sono specificate le modalita’ di evacuazione in 72 ore per le fascie della societa’ piu’ fragili:

Diversamente Abili
Senza fissa dimora
Lavoratori delle aree industriali
Animali aziende zootecniche
Animali domesti e selvatici
Come risolvere eventuali ingorghi dal deflusso delle autovetture 400.000 circa
Se il sistema di indicazione carlellonistica sul territorio e multimediale e’ gia’ attivo

Non e’ specificato qual’e’ il decreto legge che stabilisce l’istituzione di zone rosse che potranno essere militarizzate (esempio G8 Genova 2001)

>> http://www.protezionecivile.gov.it/attivita-rischi/rischio-vulcanico/attivita/piano-emergenza-vesuvio

>> http://www.ov.ingv.it/ov/en/vesuvio/storia-eruttiva-del-vesuvio/eruzione-del-1944.html

l’Osservatorio Vesuviano e’ nato nella seconda meta dell’1800 quando venne utilizzato il primo sismoscopio elettromeccanico

Descrizione dettagliata dell’eruzione del 1944 successiva alla liberazione dal nazifascismo

[VIDEO] in basso

>>

http://www.ov.ingv.it/ov/en/vesuvio/storia-eruttiva-del-vesuvio/eruzione-del-1944/142-descrizione-di-imbo-delleruzione-del-1944.html

Banca dati sismologica dei vulcani attivi dell’area napoletana
>> http://www.ov.ingv.it/ov/en/banche-dati.html
Bollettini Mensili
>> http://www.ov.ingv.it/ov/bollettini-mensili-campania/Bollettino_Mensile_Vesuvio_2020_07.pdf

Sistema vulcanico dei Campi Flegrei ancora attivo e potenzialmente esplosivo

>> Brandisismo flegreo https://it.wikipedia.org/wiki/Bradisismo_flegreo [VIDEO] in basso
[FOTO] a colori a sinistra, eruzione del 1944

Eruzione del Vesuvio del 79 d.c.

«… Si elevava una nube, ma chi guardava da lontano non riusciva a precisare da quale montagna [si seppe poi che era il Vesuvio]: nessun’altra pianta meglio del pino ne potrebbe riprodurre la forma. Infatti slanciatosi in su in modo da suggerire l’idea di un altissimo tronco, si apriva in diversi rami…»

L’eruzione è avvenuta dopo un lungo periodo di quiescenza del vulcano, e gli abitanti dell’area sono stati colti di sorpresa dal rapido susseguirsi di eventi. Nella seconda parte dell’eruzione, quando si verificarono i flussi piroclastici, si ebbero i danni maggiori e le maggiori perdite di vite umane negli abitati vicini al vulcano. A Pompei delle vittime si erano già registrate nella prima fase, a causa del crollo dei tetti. Nella seconda fase le vittime si ebbero sia direttamente a causa dei traumi fisici che per asfissia a causa dell’alta concentrazione di ceneri nell’aria.

Le città stesse scomparvero alla vista, sepolte sotto almeno 10 metri di materiali eruttivi.
>> https://it.wikipedia.org/wiki/Eruzione_del_Vesuvio_del_79

Nel 1709, un contadino di nome Ambrogio Nocerino, detto Enzechetta, durante lo scavo di ampliamento di un pozzo per l’irrigazione del suo orto, trovo’ dei reperti archeologici che successivamente furono associati alla citta’ di Ercolano. L’episodio attrasse la curiosita’ delle classi nobili aristocratiche dell’epoca che sottrassero elevate quantita’ di opere artistiche attraverso scavi e cunicoli semiclandestini che hanno danneggiato irreparabilmente i siti di Ercolano e Pompei, dando l’inizio all’epoca storico-sociologica europea chiamata Neoclassicismo. Moltissimi reperti sono ancora conservati privatamente nelle ville oppure sono stati venduti a musei in molte parti del mondo.

I papiri di Ercolano, contenenti principalmente testi filosofici greci, provengono dall’unica biblioteca pervenuta in parte intatta dall’antichità. Sono conservati presso la Bliblioteca Comunale di Napoli nella sezione Officina dei Papiri Ercolanesi, consultabili Online dal sito dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche dello Stato.
https://manus.iccu.sbn.it//opac_ShowRisultatiRicercaCatalograficaSemplice.php

Museo archeologico di Napoli arte erotica
>> https://www.museoarcheologiconapoli.it/it/sale-e-sezioni-espositive/gabinetto-segreto/

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