O_gorizia_tu_sei_maledetta_canzone_antimilitarista_anarchica_img_uomini_contro_film
🎥#elettritv💻📲 O Gorizia, tu sei maledetta è una canzone antimilitarista anarchica composta durante la prima guerra mondiale «Ai disertori e gli ammutinati» autore anonimo. La battaglia di Gorizia o sesta battaglia dell’Isonzo dal 6 al 17 agosto 1916 costo la vita a circa 51.232 soldati, del regio esercito italiano di cui 1.759 ufficiali; l’impero austroungarico perse 41.835 soldati, di cui 807 ufficiali [Foto]. Si dice che chi veniva sorpreso a cantare questa canzone durante la guerra era accusato di disfattismo e poteva essere fucilato.
La versione originale “Maledetti signori ufficiali che la guerra l’avete voluta scannatori di carne venduta e rovina della gioventù” venne raccolta da Cesare Bermani, a Novara, da un testimone che affermò di averla ascoltata dai fanti che parteciparono alla battaglia di Gorizia nell’agosto 1916.

Immagini del [VIDEO] tratte dal film pacifista e antiautoritario “Uomini Contro” che mette in luce la follia della guerra tra le trincee italiane della prima guerra mondiale, tratto dal libro di memorie “Un anno sull’Altipiano” 1937 di Emilio Lussu

>> Chi ripulisce i campi dopo la battaglia?

[VIDEO] O Gorizia – Banda POPolare dell’Emilia Rossa

[TESTO] anonimo https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=47&lang=en

O GORIZIA TU SEI MALEDETTA

O Gorizia tu sei maledetta
tanti cuori son senza coscienza
dolorosa mi fu la partenza
che per tanti ritorno non fu

O vigliacchi che voi ve ne state
con le mogli sui letti di lana
distruttori di carne umana
questa guerra ci insegna a pugnar

Traditori signori ufficiali
Che la guerra l’avete voluta
Scarnatori di carne venduta
volete rovinare sta bella gioventù

Per le vie gridavan le mamme
date il pane ai nostri bambini
quel brigante di Benito Mussolini
vuol far morire sta bella gioventù

O vigliacchi che voi ve ne state
con le mogli sul letto di lana
scarnatori di carne umana
questa guerra ci insegna a pugnar

[TESTO] https://it.m.wikipedia.org/wiki/O_Gorizia_tu_sei_maledetta

1964: scandalo al “Festival dei due mondi” di Spoleto.
Spoleto 64 Nel 1964 venne presentata al Festival dei Due Mondi di Spoleto dal Nuovo Canzoniere Italiano nello spettacolo “Bella ciao”, suscitando l’ira dei benpensanti. Quando Michele L. Straniero e Fausto Amodei iniziarono a cantare “Gorizia” avvennero incidenti in sala; la destra cercò di impedire le rappresentazioni; Straniero, Leydi, Crivelli e Bosio furono denunciati per vilipendio delle forze armate.

[Michele Straniero], avendo sostituito nell’esecuzione di O Gorizia tu sei maledetta Sandra Mantovani, vittima di un abbassamento di voce, cantò infatti una strofa non prevista (Traditori signori ufficiali / che la guerra l’avete voluta/ scannatori di carne venduta / e rovina della gioventù) che suscitò in sala la reazione di un ufficiale e di talune signore impellicciate, mentre nelle serate successive lo spettacolo sarebbe stato costantemente disturbato da gruppetti di fascisti. Quello scandalo al centro dell’interesse giornalistico per oltre una settimana sarà peraltro il miglior lancio per I Dischi del Sole, che potenziano così la loro presenza politico-culturale nel paese.

(Cesare Bermani, da A – rivista anarchica)

“Finalmente siamo in scena di fronte a una sala tutta piena. Cominciamo a cantare. Silenzio tombale : sono tutti incuriositi da questi canti, a partire dal Bella Ciao di Giovanna Daffini. Via via che si procede, crescono i commenti, mormorati, qualche volta anche detti ad alta voce. Alla strofa di Sandra Mantovani “…e nelle stalle più non vogliam morir…” una voce di donna urla : “Posseggo duecento anime e nessuna di loro è morta nelle stalle!”. Seguono una serie di “Buuuu” dal loggione.

Finalmente si alza Michele Straniero e intona Gorizia. Alla strofa “Traditori signori ufficiali / voi la guerra l’avete voluta / scannatori di carne venduta / questa guerra ci insegni a punir” succede l’ira di Dio. Una voce si leva dalla platea : “Evviva gli ufficiali” seguita da cori di “Evviva l’Italia”. Dal loggione arriva, una risposta immediata e viene lanciata in platea una sedia, mentre si intona Bandiera Rossa. Dal basso rispondono con Faccetta Nera. Spintoni a destra e a sinistra. Tutt’intorno, la gente continua a discutere sempre più “animatamente”. Insomma, si menano.”
(racconto di Giovanna Marini)
[Fonte] https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=47&lang=en

Giovanna Marini censurata dall’ignoranza – il Manifesto – quotidiano comunista EDIZIONE DEL 09.02.2020
di Alessandro Portelli

Dunque, pare che una sala cinematografica in Liguria abbia annullato per incompatibilità politica e morale la proiezione del film di Giandomenico Curi su Giovanna Marini, A Sud della musica. Pare che la colpa di Giovanna sia variamente individuata nell’aver cantato (al festival dei Due Mondi a Spoleto nel 1964) la canzone antimilitarista O Gorizia tu sei maledetta o di avere composto negli stessi anni una ballata poco ortodossa intitolata Chiesa Chiesa. Come suol dirsi, la cosa non è seria ma è grave – da anni, infatti, siamo assediati dalla spaventosa violenza del ridicolo. Nel bel mezzo del dibattito governativo sulla prescrizione, c’è chi si inventa censure per trascorsi di oltre mezzo secolo fa, e per di più lo fa senza neanche conoscerli.Non fu Giovanna Marini a cantare Gorizia sul palco del Festival dei Due Mondi a Spoleto (anche se fu incriminata pure lei, con tutto il cast dello spettacolo Bella ciao, per vilipendio alle forze armate). E Chiesa Chiesa dà voce,sull’onda del Concilio Vaticano Secondo, alla sofferenza di una profonda credente nei confronti di un’istituzione che faticava a rinnovarsi e ritrovare le sue profonde ragioni di essere.
Ora, uno può pensare che sia un caso isolato – dopo tutto, in altre sale il film si proietta normalmente. Ma viene in mente che neanche tanto tempo fa, sempre in Liguria, il regista Gabriele Paupini salì sul palco per spiegare agli spettatori che per motivi di censura non avrebbero potuto vedere alcune scene dello spettacolo in cui comparivano nudi maschili (e in quel caso la censura non era un’alzata di testa di un singolo ma una prescrizione istituzionale). Ma che succede in Liguria?
Messi insieme, i due episodi ricompongono la triade Dio, Patria e sessuofobia del nuovo politicamente corretto di destra. Però la ridicola censura a Giovanna Marini ha qualcosa di più.
Se la prende con un’artista, ma non un un’artista qualsiasi. Come anche il film fa vedere chiaramente, Giovanna Marini non parla e non canta solo per sé. Attraverso di lei parlano profonde storie di voci inascoltate, di contadine e contadini del Sud, di emigranti, di braccianti, di un Sud pieno di anima e di sapienza; attraverso Giovanna Marini parlano Matteo Salvatore e Mariuccia Chiriacò, parlano le donne che sfilano cantando nelle passioni la morte di Cristo e tutto quello che significa nelle loro vite.
Se la voce di Giovanna Marini mette paura, è perché tutte queste voci vanno ricacciate nel silenzio e fuori della storia.

[FONTE] >> https://ilmanifesto.it/giovanna-marini-censurata-dallignoranza/

(Mussolini mentre viene arrestato a Roma l'11 aprile 1915 dopo un comizio a favore dell'intervento del Regno d'Italia nella prima guerra mondiale) Il Testo di Buzzoletto ha una strofa inconsueta che chiama in causa Mussolini. Il suo contenuto fa pensare che sia nata in area socialista durante la guerra e non dopo, perché contestualizza e riflette un fatto reale e clamoroso della vita politica italiana, cioè quello del

(Mussolini mentre viene arrestato a Roma l’11 aprile 1915 dopo un comizio a favore dell’intervento del Regno d’Italia nella prima guerra mondiale) Il Testo di Buzzoletto ha una strofa inconsueta che chiama in causa Mussolini. Il suo contenuto fa pensare che sia nata in area socialista durante la guerra e non dopo, perché contestualizza e riflette un fatto reale e clamoroso della vita politica italiana, cioè quello del “tradimento” da parte di Mussolini dell’opzione pacifista e neutralista del Partito Socialista, per cui il 24 novembre 1914 venne espulso e da allora diventa insieme a D’Annunzio, uno dei più accaniti fautori dell’ingresso dell’Italia in guerra a fianco dell’Intesa..

 

 

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