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🎥#elettritv💻📲 LA STORIA DEI LITFIBA : Negli anni Ottanta Firenze, è nel bel mezzo di una complessa rivoluzione musicale, tra punk, influenze rock anni Settanta e influssi new wave [VIDEO]
Nati in una fumosa cantina in via dei Bardi a Firenze; [ L (sigla fissa Iricon) IT (Italia) FI (Firenze) BA (Via de’Bardi) acronimo telex ] negli anni 90 davano nuovo smalto al rock italiano, smalto nero, ovviamente. Per conquistare pubblico e critica ci sono voluti quattro album dedicati ai quattro elementi della natura: fuoco in El Diablo (1990), terra in Terremoto (1993), aria in Spirito (1994) e acqua in Mondi Sommersi (1997).
Durante il carnevale dell’82 per un inizio da party horror, con il basso cupo e ossessivo e una bara a centro palco, usciva Pelù declamando i primi versi di “A Satana

>> Litfiba Cangaceiro live terremoto tour 1993 – Video
>> Litfiba:Eroe nel vento – Live a D.O.C. Anni ’80 – YouTube
>> LITFIBA Auditorium Nevski Prospeckt Leningrado, URSS 1989

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Piero Pelù feat. Gino Strada Pappagalli verdi – Video
I ‘pappagalli verdi’ sono le mine antiuomo, costruite a forma di giocattoli ed animaletti colorati, per renderle più appariscenti, soprattutto per i bambini, che facendole scoppiare ne vengono dilaniati.

“Titolo tratto dall’omonimo libro di Gino Strada, fondatore di Emergency, a cui sono stati devoluti buona parte dei profitti del disco. I ‘pappagalli verdi’ del titolo sono le mine antiuomo, costruite a forma di giocattoli ed animaletti colorati, per renderle più appariscenti, soprattutto per i bambini, che facendole scoppiare ne vengono dilaniati.”

Testo:
E’ stato ferito da una mina.. Una mina giocattolo
Quelle che i russi tirano sui nostri villaggi..
Così disse Mubarak, l’infermiere che faceva anche da interprete, avvicinandosi con un catino di acqua e una spugna..
Non ci credo, è solo propaganda, ho pensato, osservando Mubarak che tagliava i vestiti e iniziava a lavare il torace del bambino, sfregando energicamente come se stesse strigliando un cavallo.
Guarda..guarda questo è un pezzo di mina giocattolo, l’hanno raccolto sul luogo dell’esplosione.
I nostri vecchi le chiamano pappagalli verdi.
E si mette a disegnare la forma della mina.
Dieci centimetri in tutto, due ali con al centro un piccolo cilindro.
Sembra una farfalla più che un pappagallo e adesso posso collocare come in un puzzle il pezzo di plastica che ho in mano..è l’estremità dell’ala..
Vengono giù a migliaia, lanciate dagli elicotteri a bassa quota..
Chiedi ad Abdullah, l’autista dell’ospedale..
Uno dei bambini di suo fratello ne ha raccolta una l’anno scorso..ha perso due dita ed è rimasto cieco..
Mine giocattolo studiate per mutilare i bambini.
E ho dovuto crederci anche se ancora oggi ho difficoltà a capire.
La forma della mina,con le due ali laterali serve a farla volteggiare.
Non cadono a picco: quando vengono rilasciate dagli elicotteri si comportano proprio come..i volantini,come i coriandoli..e si sparpagliano qua e là su un territorio molto più vasto, molto più vasto..
E la mina, la mina non scoppia subito.
Spesso non si attiva neppure se la si calpesta..
Funziona per accumulo successivo di pressione.
Bisogna prenderla maneggiarla ripetutamente, schiacciarne le ali..
Chi la raccoglie insomma, può portarsela a casa, mostrarla nel cortile agli amici incuriositi che se la passeranno di mano in mano ci giocheranno, poi esploderà..
E qualcun altro farà la fine di Halil..
Ho visto troppo spesso bambini che si risvegliano dall’intervento chirurgico..e si ritrovano senza una gamba o senza un braccio.. hanno momenti di disperazione..poi incredibilmente si riprendono.. ma niente è insopportabile per loro come svegliarsi nel buio..
I pappagalli verdi li trascinano nel buio per sempre..

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