🎥#ELETTRITV💻📲 Arrivederci Berlinguer!! Intervista a Massimo Zamboni, L’ Aperossa – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico – Roma
Massimo Zamboni: Sono passati 40 anni dalla morte di Enrico Berlinguer e credo che un ripensamento sia necessario non tanto dal punto di vista schiettamente nostalgico ma non è un caso che questo film si chiami Arrivederci Berlinguer! Quindi è già un’indicazione di futuro non è un guardare al passato, è chiaro le immagini sono passate, quella storia si è sedimentata in qualche modo, però è una storia che può essere viva e rivitalizzata che è l’intento di questo film. I registi hanno recuperato i filmati originali dei funerali dell’epoca, il film si chiamava Addio Berlinguer, questo già segna una frattura molto grossa rispetto all’intenzione attuale. Quello era un Addio perché l’uomo era sparito in maniera molto drammatica, come sappiamo proprio in quei giorni, 40 anni dopo ribaltare quell’ Addio farlo diventare un Arrivederci diventa un auspicio di futuro, nel senso ci invita a ripensare, a ritrovare il suo pensiero a capirne l’importanza, a conoscere meglio anche alcune parole che all’epoca io ero giovane, avevo una ventina, 25 anni giù di lì, faticavano parole come compromesso storico, come alternativa, austerity, parole che suonavano anche fascinose, però difficili da capire. Proviamo a pensare oggi che valore avrebbe una parola come austerity in mezzo allo sfacelo in cui viviamo, in cui domina soltanto il mercato e la logica del profitto ormai impalpabile, in mano a delle finanziarie, neanche più delle economie e che cosa vorrebbe dire per le nostre vite austerity, perché abbiamo due lampade accese qua? ne basterebbe una e vivremmo lo stesso, parleremmo lo stesso, che cosa vuol dire compromesso storico? perché avevamo così paura di mescolaro, che lo consideravamo nemico come in effetti era la Democrazia Cristiana con tutto quello che si portava dietro? Però Berlinguer aveva questa intuizione di questi due grandi mondi popolari che che si dividevano la nazione italiana, quello comunista e quello democristiano e l’idea che non saremmo riusciti a andare avanti senza un punto di incontro e così anche la sua lezione sul Cile, sugli avvenimenti del Cile, questo farci ragionare, riflettere sul fatto che anche se vinci le elezioni non hai vinto, perché dietro ci sono delle potenze che possono depistare completamente il corso della storia come è venuto in Cile con gli Stati Uniti. Tutta questa massa di ragionamenti, questo sguardo al futuro che è venuto a mancare in tutti questi anni e che credo sia molto opportuno recuperare e’ tutto quello che si sforza di fare questo film aiutato dalla musica, perché non è un film di cronaca, non è un film politico in senso stretto, ma è un film che grazie alla suggestione musicale cerca di arrivare dentro in maniera non esplicita, ma molto viscerale.
@elettritv: Credi sia attuale ancora costruire un’altra economia sociale? di ricollegarci al socialismo come idea?
Ma guarda chiamiamolo socialista, chiamiamolo come vogliamo, l’importante che cominciamo a considerare l’economia che ci domina, che è quella capitalista, un termine già così vecchio no, in qualche modo sì, e’ quella assolutamente senza freni, dove la politica non ha più nessuna possibilità di frenare lo strapotere economico di di poche parti, dove i cittadini non contano assolutamente più nulla e dove pian piano stiamo arrivando a una schiavitù che pensavamo abolita, anche nelle nostre vite noi siamo sempre più dominati, sempre più alienati, sempre più staccati da tutto, non solo dalle merci, dai luoghi della produzione ma da quello che mangiamo, da quello che pensiamo, dalla cultura, siamo veramente sempre più schiavi e credo che recuperare questo, penso ci possa aiutare, questa proiezione verso il futuro, credo che sia il tema centrale di un lavoro come’è questo. Insomma non facciamo che la nostra storia non ce la raccontano gli altri, cerchiamo di avere le idee chiare, che cosa vogliamo, che cosa pensiamo, teniamo stretti il nostro linguaggio, non lasciamoci derubare di tutto.
@elettritv: Il ruolo della musica?
Ma il ruolo della musica, io non credo tanto nella musica politica, perché quando hai un microfono in mano, un amplificatore per la chitarra, è facile fare della retorica, no su questo la musica deve fare musica, quindi deve spingere, deve suscitare, deve immalinconire, deve fare gioire non deve diventare inno nazionale, credo non deve neanche diventare un trionfo. A me piace la musica in tono minore e mi accontento di quella, però la musica ha un grande ruolo che non è quello che le viene riservato nei supermercati, come colonna sonoro dai benzinai o nello sciocchizaio non è l’intrattenimento, la musica per avere un senso deve essere musica non deve essere qualcosa che c’è ma potrebbe anche non esserci!
Aurora Palandrani e Luca Ricciardi presentano Arrivederci Berlinguer! musiche di Massimo Zamboni – L’ Aperossa – Roma. Un Cineconcerto a cui teniamo particolarmente, tra l’altro è stato presentato per la prima volta, nel 2023 ed è nato un po’ da un incontro tra il film realizzato per i funerali di Enrico Berlinguer e Cinemazero. Il progetto nasce da una collaborazione tra il nostro festival UnArchive Found Footage Fest dell’ Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e Pordenone Doc Fest, avevamo così l’idea riprodurre insieme Live performance e l’archivio ha questo materiale questo film del dell’84 che si
chiama “Addio Enrico Berlinguer” un film abbastanza noto forse qualcuno di voi ha ancora una cassetta VHS che l’Unità distribuiva e con questo film di un’ora e mezza realizzato dai più grandi registi del tempo legati al Partito Comunista, Scola, Gregoretti, Bertolucci, Pizzani e tanti altri, sono 35 quindi non li dico tutti, il montaggio venne curato proprio da Ugo Gregoretti e questo film poi non ebbe una grande diffusione oltre a questo VHS e appunto nell’approssimarsi dell’anniversario della morte di Berlinguer che ricordo, fu nell’84 quindi 40 anni fa. E pensammo di ridare vita a questo materiale e con Riccardo Costantini di Cinemazero abbiamo immaginato di affidare questo materiale a due registi che sono Alessandro Rossi e Michele Mellara due registi bolognesi e a un musicista di eccezione che appunto è Massimo Zamboni. E venne in mente ai due registri di lavorare su una riduzione di questo materiale dei funerali ma proprio perché la memoria lo dicevamo prima è una rilettura ed è anche un atto politico, questa rilettura nel presente di fatti del passato, come vedrete l’operazione non è un’operazione in nostalgia ma è un’operazione in cui si cerca di riattualizzare Berlinguer quindi insieme alle immagini del funerale vedrete anche dei brani sempre appartenenti al nostro patrimonio di Enrico Berlinguer vivo, Berlinguer in diverse situazioni più ufficiali e anche più Colloqiale. Le musiche del Cineconcerto suonate dal vivo sono di Massimo Zamboni (voce e chitarre) accompagnato da Erik Montanari (chitarre e cori) e Cristiano Roversi (pianoforte, synth, programming, basso)
Nel 1988 a Melpignano, un piccolo paesino del Salento, avviene un evento storico: per la prima volta delle rock-band sovietiche si esibiscono oltrecortina. Nel Marzo 1989 saranno alcune band italiane, tra le quali i CCCP – Fedeli alla linea, Litfiba, Rats, Mista & Missis ad esibirsi in Unione Sovietica. L’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi divisi, attraverso un linguaggio che non ha bisogno di interpreti: la musica.
>> https://www.produzionidalbasso.com/project/kissing-gorbaciov/
Aurora Palandrani e Luca Ricciardi presentano La serata di apertura dell’Aperossa 2024 manifestazione storica ormai per noi dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico la più longeva iniziativa dell’anno, decima edizione, è un’edizione particolarmente ricca quest’anno e forse in qualche modo è anche un’edizione che scava un po’ nella memoria di questo paese che è un po’ il compito. Innanzitutto ringraziamo chi ci sostiene assolutamente, ringraziamo il Museo della Centrale Montemartini che ci ospita la nostra sede, che proprio questa qui accanto, per la quarta volta, il quarto anno consecutivo abbiamo scelto di realizzare l’iniziativa qui nel cortile anche per valorizzare questo bellissimo museo che devo dire in pochi conoscono. L’Aperossa è realizzata con il sostegno del MiC – Direzione Cinema e Audiovisivo, con il contributo del comune di Roma in collaborazione con il Municipio VIII, il territorio che ci ospita, il presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri e l’assessore alla cultura Maya Vetri che ha fin dall’inizio Come dire sposato questa nostra avventura, perché L’Aperossa è all’interno ormai da molti anni dell’estate romana, è nata in realtà come cine-mobile che girava le periferie di Roma e non solo di Roma. Cinemobile è quello che avete via alle vostre spalle, alla vostra a destra e un’Ape Piaggio attrezzata per essere completamente autonoma per portare il cinema lo spettacolo dal vivo nelle piazze. Ma poi con gli anni è diventata anche una biblioteca una piccola biblioteca e infatti potete sbirciare dentro, è diventata book quindi ha anche avuto delle trasformazioni negli anni con un’attività molto molto forte, in particolare in alcuni quartieri di quest’area, Magliana, Marconi, invece l’Aperossa come manifestazione estiva è diventata stanziale e da diversi anni si organizza qui nel piazzale della Monte Martini. Raccontiamo brevemente come è fatta l’Aperossa festival 2024, il primo appuntamento è dedicato i più piccoli e si chiama Cinelab Kids è un laboratorio per bambine e bambini dai 7 ai 14 anni eh che realizziamo all’interno della nostra sede è sempre molto frequentato, noi siamo tanto contenti perché e’ veramente un momento di allegria e di felicità, oggi c’erano otto bambine e bambini ed è stata una bellissima esperienza è una grande occasione anche per i bambini o ragazzi giovani di vedere la pellicola che è un oggetto ormai quasi sconosciuto, ma non solo di vederla anche di manipolarla di disegnare sulla pellicola e lo fanno accompagnati dai nostri archivisti, da professionisti che possono trasmettergli anche la passione per questo supporto longevo, nel senso che non si gira quasi più in pellicola, ma si riutilizza molto in contemporanea a Cine Kids. L’Aperossa è un’occasione per visitare il nostro museo della centrale Monte Martini con l’archeologa che ci segue fin dall’inizio, Maria Rosa Patti, bravissima, meravigliosa quindi vi consigliamo di prenotare anche tutte le visite pomeridiane, è un’occasione per genitori per lasciare i ragazzi a Cine Kids e andare al museo a fare la visita guidata molto apprezzata. Proseguiamo anche in tema di riuso che è un nostro pallino effettivamente come sapete, è il museo che prima ospitava la prima centrale elettrica di Roma che conserva le strutture industriali della centrale, quindi associa in qualche modo arte classica con queste strutture industriali e la cosa è molto affascinante e al termine della visita al museo alle 18:30 sempre dal cortile della centrale e’ prevista una passeggiata a cura dell’associazione Marmorata 169 con 5 percorsi diversi che partono dalla nostra dalla centrale e quasi sempre ritornano nelle zone limitrofe, tra Osiense e Garbatella e anche qui si può prenotare all’indirizzo che trovate sulla cartolina qui ai gazebi. Anche negli anni passati abbiamo avuto due programmazioni serali una è dedicata alle proiezioni di film documentari che riutilizzano l’archivio, non sempre del nostro patrimonio, dei nostri materiali, in questo caso sì, dove la musica dal vivo interagisce con le immagini di riuso del materiale d’archivio, è una come dire un mandato della nostra fondazione. Il primo presidente di questa fondazione fu Cesare Zavattini molti di voi lo sanno che descriveva questo archivio come archivio del presente che è una specie di ossimoro perché un archivio custodisce cose del passato e quindi in questa dialettica tra archivio e presente si sviluppano le nostre iniziative, che tendono a rileggere, rivedere il passato in chiave contemporanea e questo è quello che un po’ vedrete questa sera.
05:50 11:15 Intervento del Presidente dell’AAMOD Vincenzo Vita.
11:28 20:00 Andrea Paco Mariani Regista e Roberto Zinzi co-autore e montatore di Kissing Gorbaciov.
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