🎥#ELETTRITV💻📲 In questo 25 Aprile ci troviamo nella sede della Banda Comunale Garibaldina di Poggio Mirteto che ha il pregio di essere una delle piu’ antiche scuole di musica al mondo, si può dire, perché è stata fondata nel 1592. Vicino a me che sono Walter Consumati, si trova il veterano della banda che è il dottor Ottaviani Diego il quale è il più anziano musicante di questa compagine, adesso lui ci spiega la storia banda e ci dice quando è entrato nella veste di musicante della banda comunale.
Questa banda e’ stata fondata nel 1592, siamo negli anni in cui Caravaggio dipingeva a Roma, quindi sono 400 anni circa, io sono uscito in banda nel 1964 – racconta Diego Ottaviani – era un dicembre, era appena passata Santa Cecilia e mi chiesero perche’ ero un allievo, di uscire a suonare per un funerale nel 64, quindi iniziai a studiare, certo non ero un granche’ ero agli inizi ma poi iniziarono subito il collegamento di questa banda con Garibaldi, sono uscito in banda nel 1964 e un paio d’anni dopo l’allora presidente Fausto Lupi iniziò ad un certo punto a collegare questa banda a Garibaldi perche’ nel 1867 partirono da Poggio Mirteto 33 persone tutte volontarie con Garibaldi nella campagna dell’agro romano nelle battaglie di Montelibretti, Monterotondo e Mentana, 16 erano Musicanti di questa compagine e costituirono la Fanfara della Legione Leonina, da lì ci furono i collegamenti e uscì fuori la possibilità di partecipare nel 1967 nel centenario della battaglia di Mentana alle celebrazioni che avvennero a Mentana. L’ Allora Presidente dell’ Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini a un certo punto decise di sua spontanea volontà e con l’accordo del consiglio di proclamare la Banda Comunale di Poggio Mirteto, Banda Nazionale Garibaldina per i meriti che aveva avuto partecipando alle campagne dell’agro Romano. Tra le varie cose da vedere qui alla scuola di musica a Poggio Mirteto, c’è questa piccola fotografia del 1904, il sagrario di Mentana e coloro che stanno sopra il monumento di Mentana sono i musicanti di questa banda, quindi già nel 1904 a questa banda veniva riconosciuto il merito di aver partecipato con Garibaldi all’epopea dell’agro Romano. Tra i volontari che partirono da Poggio Mirteto tre musicisti morirono a Mentana, Luigi Grassi, Luigi Leonardi e Antonio Bonanni, c’e’ la lapide sopra la Loggia del Comune che li ricorda, sono ricordati anche a Roma dove sono ricordati tutti quanti coloro che morirono con Garibaldi sia nella difesa della Repubblica Romana nel 1849 sia nelle battaglie dell’agro Romano per la presa di Roma nel 1867.
Tra le altre cose nella sede della Banda a Poggio Mirteto c’è questo articolo uscito in Unione Sovietica che ricorda e fa gli elogi a questa banda avendo partecipato all’epopea di Garibaldi. Nel 1970 siamo stati a Digione perché chiamati in rappresentanza di Garibaldi per commemorare la
battaglia di Digione che avvenne i primi giorni dell’anno 1871 dove Garibaldi a un certo punto riportò l’unica vittoria della Francia sui Prussiani, in quell’occasione Garibaldi andò in Francia a combattere dopo la proclamazione della nuova Repubblica francese, memore dei tradimenti durante il bombardamento di Roma da parte delle truppe francesi chiamate dal Papa, nel 1848/49 durante la Repubblica Romana. Siamo stati a suonare a Parigi e io mi ricordo ancora gli Champs-Élysées era un’immensità di gente e noi che sfilava insieme a tutte le rappresentanze fino all’Arco di Trionfo.
Nel quarantennale della Liberazione dal nazifascismo siamo andati a Firenze e abbiamo suonato dentro alla sala dei 500 e questa è la foto che stavamo a Firenze dove a quei tempi i rapporti con la Jugoslavia erano ottimi erano presenti rappresentanti della Repubblica Socialista di Jugoslavia e ci chiesero di suonare l’Internazionale che fortunatamente noi conoscevamo e avevamo nel nel libretto. Siamo stati tra le bande che hanno potuto suonare dentro alla sala dei Consoli della Repubblica di San Marino, inoltre noi per la nostra storia fummo chiamati due volte al festival di Spoleto. Tra le varie cose poi dopo siamo stati in Sicilia siamo stati nel 1966 a Grenchen in Svizzera era stato il ministro Oronzo reale a chiamarci per ricordare la morte del fratello che era avvenuta durante il periodo della Resistenza. Tra le altre cose c’è un fatto che vorrei ricordare eravamo andati a suonare a Monticchiello un piccolo paese della Toscana molto bello e fatta la manifestazione c’erano tantissimi reduci Garibaldini dell’associazione dove erano confluiti tutti i reduci della Divisione Garibaldi che aveva combattuto con la resistenza di Tito in Jugoslavia. La divisione Garibaldi era stata formata dalle due divisioni dell’esercito italiano, la Taurinense e la Venezia che stavano là e dopo l’8 settembre si schierarono apertamente con i Partigiani jugoslavi, eravamo tutti riuniti in una grande sala e stavamo pranzando erano i tempi in cui il Vietnam stava combattendo per la sua indipendenza e noi giovani a un certo punto continuavamo a fare un po’ di confusione gridando, “Giap Giap Ho Chi Minh, Giap Giap Ho Chi Minh” dopo un po’ avevamo stancato, quindi il nostro presidente si alzò in piedi e ci chiese cortesemente di smettere un attimo, si alza un colonnello dei Garibaldini della Divisione Garibaldi, noi sapevamo che lui era un democristiano quindi non era né un repubblicano né un comunista, e disse: “sì è vero che state facendo confusione ma se noi alla vostra età avessimo avuto la vostra visione – dice – forse il ventennio non ci sarebbe stato”, a questo punto la sala si è gelata e vicino a noi c’era a un certo punto il parroco di montichiello si alza in piedi e attacca Bella ciao e tutti quanti cantammo Bella ciao.
Attualmente la banda è diretta da circa 20 anni da un maestro favoloso Claudio Gamberoni precedentemente noi abbiamo avuto già un altro maestro favoloso era il maestro Giacomo Di Mario, noi siamo fra le bande musicali coloro che forse per primi hanno avuto come maestra una donna era Fabiana Lardelli.
Il maestro Giacomo di Mario ha diretto durante la sua vita molte bande, nel 1966 quando si è presentato in questa banda molti dei musicanti che avevano qualche anno più di me lo conoscevano perché lui era nato qui aveva fatto parte di un complesso, aveva diretto la banda, lo conoscevano benissimo. Io ero uno degli ultimi arrivati non lo conoscevo però mi ricordo di un particolare, stavamo ad un certo punto provando la sinfonia del Nabucco e allora ci dirigeva il maestro Primo Paniconi un ottimo flautista, ci aveva passato tutte le parti però non riusciva a far camminare la banda in maniera di eseguire questa benedetta sinfonia del Nabucco nei famosi otto minuti e 10 secondi, così come l’aveva eseguita Toscanini e ci rimaneva male perché dice, io non riesco a capire perché i musicanti le parti le sanno ma non riescono a seguirmi. Quando arriva Giacomo di Mario stavamo nell’altra sala e inizia a fare preparare le parti, sale sopra alla famosa cassetta che noi usavamo come podio, si mette a dirigere e la sinfonia del Nabuco è arrivata in 8 minuti e 8 secondi. Paniconi stesso abbracciò Giacomino e gli fece i complimenti e dice: “perfetto sei un direttore nato”.
Poi siamo stati nel 1982 a Caprera per il centenario della morte di Garibaldi, al lido di Comacchio dove c’e’ la capanna e i luoghi dove e’ morta Anita Garibaldi, siamo stati a suonare anche lì, durante la fuga Anita Garibaldi fu ospitata a Poggio Mirteto in una casa in Piazza Martiri della Liberta’ dove e’ posta una lapide in ricordo, reduce dalla difesa di Roma del 1848-49 bombardata dall’esercito Repubblicano francese e da quello Monarchico pontificio. A Caprera la banda stava alla Maddalena e il palco d’onore era tenuto dal presidente Pertini, Scalfaro, Spadolini, c’erano anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Poggio Mirteto precisamente nell’amico Walter Consumati all’epoca assessore comunale. Anche qui c’è da ricordare un paio di aneddoti, il primo riguardava la macchina del presidente Pertini, partì un elicottero apposta per portare l’Alfa presidenziale alla Maddalena per accompagnare Pertini dalla scuola militare della Marina fino a Caprera, scesero la macchina la missero a terra dopodiché esce Sandro Pertini e fa: “Ma scusate quanto dista la casa di Garibaldi da qui a Caprera?” dice: “Ma guardi a Caprera sarà 1 km, 1 km e Mezzo da fare”, una passeggiata, il presidente tranquillo e beato fece togliete la macchina, togliete tutto ci andiamo a piedi. ci andammo e partimmo a piedi tutti quanti schierati e andammo fino a Caprera. Nella stessa situazione capitò una una cosa, sotto il palco presidenziale a metà c’era una piattaforma, dove scendeva Pertini siccome che era sempre imprevedibile, che cosa fece finì il suo discorso, salutò la folla e scese, iniziò a scendere dal palco, quando un presidente della Repubblica scende dal palco una banda militare, non “paramilitare” come la nostra deve fare l’Inno di Mameli, ma la banda della Marina stava tutta sparsa non si sapeva dove stava, perché giustamente non pensavano che Pertini scendesse così subito. Noi stavamo sotto al palco tutti quanti seduti per terra ad ascoltare il presidente e Fausto Lupi e Giacomino subito dissero “Forza Forza ragazzi Forza attaccate l’inno di Garibaldi”, attaccammo l’inno de Garibaldi e Pertini si fermò nella piattaforma a metà, nel frattempo la Banda della Marina che era stata portata da Taranto con una nave apposta, si era già inquadrata e nella seconda parte fece l’Inno di Mameli. Parlando sempre di Spadolini c’è da ricordare un foglio che scrisse in ricordo alla banda perché era andato a messa all’Abbazia di Farfa e aveva chiesto all’autista: “Io so che da queste parti c’è Poggio Mirteto io conosco la Banda Comunale Nazionale Garibaldina di Poggio Mirteto perché non andiamo a vederla?” successe un casino, fu sgombrata la piazza fu messa in sicurezza, perché in quel periodo Spadolini era il facente funzione del Presidente della Repubblica, così di corsa trovammo le chiavi venimmo giù in sala di musica e qui lui apprezzò moltissimo la sala e ci ha lasciato questo ricordo: “Alla la banda garibaldina di Poggio Mirteto con affetto ed ammirazione”. Nel centenario della morte di Rossini eseguì per la RAI un concerto di tutte musiche rossiniane e la banda fu presentata da Roman Vlad, questo bisogna dirlo, disgraziatamente non abbiamo nulla che lo possa dimostrare chi ci può aiutare è la RAI perché a quei tempi Roman Vlad era forse la persona più esperta e più storicamente preparata per quanto riguardava il tema.
Un ricordo va ad Angelo Tiburzi, di cui abbiamo un ritratto, che era a capo della Fanfara della Legione Leonina di Poggio Mirteto i cui resti sono sepolti nel cimitero di Poggio Mirteto, abbiamo conservata anche la lapide che fu fatta in ricordo: “Gloria al forte drappello che dipartitosi dalle file di questo concerto, segui Garibaldi nella spedizione del 1867 al grido sublime di Roma a Morte” .
Abbiamo partecipato all’estate Romana, quest’altro ricordo qui delle giornate Italo-sovietiche, vennero qui a Poggio Mirteto a un certo punto le rappresentanze degli Stati Uniti della Gran Bretagna della Francia e dell’allora ancora Unione Sovietica, poi questo comune è stato ospite all’ambasciata Sovietica. Recentemente 4-5 anni fa siamo stati a Caltagirone ospiti della Regione per manifestazioni che ricordavano Garibaldi. Allora in conclusione – racconta Diego Ottaviani – a dicembre di quest’anno faccio 60 anni in questa banda che suono la tuba in Si bemolle e ogni tanto prendo anche il trombone tipo america. In questa banda sono nati grandi musicisti, ha messo i primi passi Alessio Allegrini, Andrea Di Mario figlio del maestro Giacomo e molti altri musicisti affermati.
L’Inno di Garibaldi insieme alla Spigolatrice di Sapri scritta nel 1858 dopo il tentativo di rivoluzione sociale di Pisacane, e’ un componimento di Luigi Mercantini voluto da Giuseppe Garibaldi nel 1858 e arrangiato musicalmente da Andrea Olivieri. Fu cantato dai partigiani durante la resistenza e nella campagna elettorale per le elezioni del 18 aprile 1948, l’inno venne utilizzato per la propaganda del Fronte Democratico Popolare, che usava anche l’immagine di Garibaldi come simbolo elettorale. http://www.icbsa.it/index.php?it/633/l
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