Nella terra in cui è nata Ekat Bork (43 ° 48’N 131 ° 58’E) tigri, leopardi delle nevi e orsi vivono nei boschi. Nei giorni più freddi vagavano nei sobborghi, rovistando per trovare cibo. Gli insediamenti vicini erano i gulag dello zio Joe o gli avamposti della macchina militare russa. Ekat era troppo giovane per ricordare l’Unione Sovietica.
La gente che Ekat conosceva fabbricava scarpe, sapone e zucchero e riparava locomotive. Il cinema più antico della città si chiamava la Grande Illusione. A volte, se c’era qualche soldo in più, sua madre poteva fare spese in Cina, 35 miglia a ovest, oppure avventurarsi alla stessa distanza ad est a guardare l’oceano verso il Giappone. Sua madre faceva fatica…. Viveva con sua nonna. Non conosceva suo padre.
Come nella maggior parte della Russia, il circo e il teatro erano integrati nella cultura. La sua città aveva un teatro militare, a 6000 miglia di distanza da Mosca. Aveva anche un circo. Ekat aveva imparato il trapezio e la ginnastica. Cantava canzoni tradizionali del lontano oriente russo. Ballava selvaggiamente. Studiava all’università. Osservava le band metal, ma non le capiva. Imballò tutto quello che aveva, rubò dei soldini dalla borsa di sua madre e prese la Transiberiana verso San Pietroburgo. Ci vollero nove giorni.
Si è accampata in sporchi tuguri abusivi con band senza nome, ha cantato nella metropolitana per procurarsi soldi per mangiare. Ha lavorato ed è stata licenziata perché cantava, invece di vendere. Poi è fuggita di nuovo, questa volta in Svizzera…. Continua [Leggi]
Il nuovo album e tour europeo per la musa di ghiaccio, la raffinata artista elettronica siberiana, e’ KRAKOIN
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