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🎥#elettritv💻📲 Protesta dissonante dei Lavoratori dello spettacolo a piazza Montecitorio a Roma, il 25 aprile il giorno della festa della liberazione dal nazifascismo, gli artisti chiedono, di fatto, l’applicazione dell’ART. 33. della Costituzione italiana: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

Francesca de Fazi chitarrista e cantautrice romana, ha pubblicato questo comunicato nel video del Flashmob a Montecitorio #25aprire: La manifestazione “25 Aprire!“, un flashmob diviso in tre atti, una performance statica collettiva che esprime il disagio dei lavoratori dello spettacolo, musicisti e attori: il silenzio, il dissenso e l’unisono, con slogan sulle aperture/chiusure, sul lavoro e sulla cultura vitale contrapposta all’ignoranza virale.
Dopo quasi 14 mesi dal primo “Lockdown” e a 6 mesi esatti dall’ultimo DPCM che ha sancito a tempo indeterminato la chiusura di teatri, locali e luoghi di cultura, i lavoratori del mondo dello spettacolo decidono di manifestare il proprio disagio, legalmente e in sicurezza. L’anima di ogni essere umano necessita di cibo spirituale, che non si può trovare se non nei luoghi deputati alla cultura. L’arte e lo spettacolo non possono e non devono essere “smart” o in remoto. Non c’è “like” che possa minimamente paragonarsi ad un fragoroso applauso o ai sibilanti fischi. Come poter fare ciò senza riaprire i templi dell’espressione artistica? Luoghi di aggregazione più sicuri di centri commerciali, supermercati e mezzi pubblici. Oltre al sostegno economico necessario a risollevare un settore ormai dilaniato dalle chiusure, la motivazione principale della manifestazione è quella di ridare all’Artista il proprio lavoro e il ruolo che gli spetta nella società, ritrovando il suo pubblico, senza il quale non avrebbero senso il teatro, la musica, il cinema, la danza, il circo.”

Dopo il flashmob dissonante dove ogni musicista per protesta ha suonato un brano diverso, si sono alternati interventi pubblici anche attraverso canzoni originali. Francesca de Fazi [VIDEO] ha lanciato un appello agli artisti a continuare la lotta, perche’ la musica e la cultura non possono essere messe da parte, dopo un anno di assenza di eventi musicali e culturali, conseguenti alle misure governative e i DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri) applicati con metodi repressivi, causa pandemia Covid19, la situazione generale e’ molto precaria, sono aumentate paure e insicurezze nella gente, come da manuale di strategia psicologica della tenzione sociale, proprio per questo gli artisti vogliono ricominciare a lavorare!

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