resisto_2_microplatform_per_davide_dax_cesare_ucciso_dal_neofascismo
🎥#elettritv💻📲 La canzone Stalingrado-Milano-Baghdad degli Stormy Six composta e dedicata nel 2003 a Davide “Dax” Cesare dal Collettivo Microplatform di Milano, e’ stata reinterpretata anche da O Zulù cantante dei 99 Posse nel 2005 contiene lo slogan “sedici marzo, bandiere rosse al vento: uccidono un compagno, ne nascono altri cento” con inserzione di una strofa de La Fabbrica.
Brano presente sulla compilation autoprodotta “Resisto!” a sostegno della figlia di Dax.
Il [VIDEO] e’ tratto dal concerto di ‘O Zulù del 9 Luglio 2005 alla Festa delle Invasioni di Cosenza, presente nel disco dal vivo Al Mukawama exp. 3

A Milano, in ricordo di Davide “Dax” Cesare, parole per sempre:

«Rassegnazione è paura e complicità!
Contro la rassegnazione pensare l’impensabile!
Contro la paura imparare il coraggio!
Cospirare vuol dire respirare insieme
Viva Dax libero e ribelle
Davide 16.03.03
Ucciso perché militante antifascista»

>> https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=7560&lang=it
>> https://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_di_Dax

16 marzo 2003: la notte nera di Milano

L’omicidio fascista di Davide Cesare, DAX. E poi il massacro all’ospedale San Paolo. Per non dimenticare, per non perdonare.
Alcuni compagni escono dal Tipota, un locale del ticinese. Fuori ad aspettarli tre neofascisti del quartiere armati di lame.
Li colpiscono ripetutamente in punti vitali lasciandone due stesi al suolo.
Nel giro di una ventina di minuti una decina di compagni arrivano sul posto. La situazione appare subito gravissima.
L’ambulanza tarda ad arrivare, sopraggiungono le pattuglie della polizia e dei carabinieri, che ostruiscono strategicamente la via, facendo ritardare così, i soccorsi.
Davide Dax non arriverá vivo in ospedale. Alex, l’altro ferito, dopo molto, viene portato via in ambulanza.
In fretta gli amici raggiungono l’ospedale per avere notizie. Sono circa una ventina di persone davanti all’ingresso del pronto soccorso, ma poco dopo arrivano polizia e carabinieri.
I compagni vogliono solo avere notizie, ma un muro di “forze dell’ordine” sta avanzando. Cominciano a correre incontro ai ragazzi che chiedono notizie degli amici, loro scappano all’interno del pronto soccorso, ma le porte sono strette e ci si accalca. Intanto polizia e carabinieri sono addosso ai ragazzi, qualcuno sta giá prendendo botte.
L’ospedale è pieno di vicoli ciechi, la celere raggiunge una ragazza. Lei si accuccia su un seggiolino, pochi secondi e arriva una scarica di manganellate. “Puttana! Vi ammazziamo tutti!!”
Colpiscono i ragazzi in testa, sulle braccia, sulla schiena, alle gambe. Un compagno è a terra, la faccia piena di sangue, e ancora gli stanno dando le manganellate.
Un ragazzo si butta su di lui per coprirlo dai colpi e proteggerlo.
Al di fuori del pronto soccorso, intanto, si sente il delirio: urla di mattanza. Poliziotti e carabinieri urlano ed esultano.
La gente è terrorizzata.
Il massacro colpisce gli amici di Davide ancora prima che si rendano conto che lui non sarebbe mai piu tornato tra loro.
Carabinieri e polizia esprimono con chiarezza il totale disinteresse di fronte alla morte di una persona, anzi, alcuni di loro ridono. Fanno battute e provocano, mentre continuano a rincorrere le persone all’interno del pronto soccorso e fuori, e a massacrarle.
Da quella notte, almeno quattro compagni riportano lesioni permanenti: ricoverati in ospedale, tre di loro vengono sottoposti ad interventi chirurgici. Sangue per terra, ferite al volto e alla testa, nasi rotti, braccia e polsi spezzati, persone abbandonate a qualche isolato, buttati giù dalle volanti senza che gli venga contestato alcunchè, feriti a cui vengono dati i punti di sutura mentre sono ancora ammanettati, cariche all’interno del pronto soccorso, e l’uso di mazze da baseball al posto dei manganelli d’ordinanza. Questa é l’inquietante continuitá tra l’omicidio di Davide per vile mano fascista e le cariche delle forze dell’ordine al grido “Zecche! Come Carlo, uno di meno!!”
Questa è l’inquietante storia della Notte Nera di Milano, e di come questa cittá non dimenticherà MAI il male che le è stato fatto.

16 marzo 2017 di Redazione dinamopress
>> https://www.dinamopress.it/news/16-marzo-2003-la-notte-nera-di-milano/

MURALES DEDICATO A DAVIDE ‘DAX’ CESARE IN DARSENA A MILANO

(ogni anno viene cancellato dal comune di Milano)
murales_darsena_milano_davide_dax_cesare_ucciso_dal_neofascismo

FILMATO DEL PESTAGGIO DELLE FORZE DELL’ORDINE ALL’OSPEDALE S. PAOLO DI MILANO LA NOTTE DEL 16 MARZO 2003 DOPO L’OMICIDIO DI DAX DAVIDE CESARE UCCISO DA NEOFASCISTI

DALLE TESTIMONIANZE IN VIDEO: DAVIDE ‘DAX’ CESARE E’ STATO AGGREDITO ALLE SPALLE CON COLTELLATE ANCHE AL COLLO

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