massacro_di_pontelandolfo_casalduni_stormy_six_1861
🎥#elettritv📲💻 Pontelandolfo e’ una canzone degli Stormy Six gruppo musicale rock progressive nato a Miliano nel 1965 fondato da Giovanni Fabbri con Alberto e Giorgio Santagostino, Maurizio Cesana, Mario Geronazzo e Maurizio Masla. Già nell’anno successivo avviene il primo cambio di formazione, con l’arrivo di ex componenti del gruppo Gli Stregoni: Franco Fabbri, Antonio Zanuso e, nel 1967, Luca Piscicelli. Gli Stormy Six si sono sciolti nel 1983, tranne per alcune reunions per qualche concerto negli anni 90. Il testo della canzone Pontelandolfo racconta di quando l’esercito del Regno d’Italia comandato dalla Monarchia savoia piemontese, il 14 agosto 1861 fu’ inviato nei comuni di Pontelandolfo e Casalduni in Campania per rappresaglia militare, uomini donne e bambini furono uccisi dai Bersaglieri a fucilate, sassate, bastonate dopo saccheggi e stupri, arsi vivi tra le case del paese date alle fiamme, il numero delle persone civili morte va da 400 a 1000.

Antefatti: Un gruppo monarchico filo borbonico, definito banda di briganti, comandato dal popolano originario di Cerrano del Sannio, Cosimo Giordano ex militare del corpo borbonico dei Carabinieri a cavallo, nell’agosto 1961 incitava le popolazioni locali del Matese alla rivolta contro l’esercito piemontese del Regno d’Italia, culminato con importanti tentativi di rivolta nei comuni di Pontelandolfo il 7 e il 9 e a Casalduni 11 agosto. A Pontelandolfo furono giustiziati alcuni definiti traditori e spie per mano del Giordano e dei suoi uomini, a Casalduni invece morirono, una volta fatti prigionieri dalla popolazione, quaranta soldati, quattro Carabinieri reali e un luogotenente di fanteria dell’esercito piemontese del Regno d’Italia.

La rappresaglia del 14 agosto a Pontelandolfo e Casalduni:
Il generale dell’esercito del Regno d’Italia Enrico Cialdini, Duca di Gaeta plenipotenziario a Napoli del Re Vittorio Emanuele II di Savoia, ordinò le stragi di Pontelandolfo e Casalduni.

«Di Pontelandolfo e Casalduni non rimanga pietra su pietra.»

Il generale Cialdini, per l’attuazione del piano, incaricò il colonnello Pier Eleonoro Negri e il maggiore Melegari, che comandavano due reparti della divisione del generale Maurizio Gerbaix de Sonnaz. I due reparti di circa 500 Bersaglieri si diressero rispettivamente a Pontelandolfo e a Casalduni. All’alba del 14 agosto i soldati raggiunsero i due paesi. Mentre Casalduni fu trovata quasi disabitata (gran parte degli abitanti era fuggita dopo aver saputo dell’arrivo delle truppe), a Pontelandolfo i cittadini vennero sorpresi nel sonno. Le chiese furono assaltate, le case furono dapprima saccheggiate per poi essere incendiate con le persone ancora all’interno. In alcuni casi, i bersaglieri attesero che i civili uscissero delle loro abitazioni in fiamme per poter sparare loro non appena fossero stati allo scoperto. Gli uomini furono fucilati mentre le donne (nonostante l’ordine di risparmiarle) furono sottoposte a sevizie o stuprate. Carlo Margolfo, uno dei militari che parteciparono alla spedizione punitiva, scrisse nelle sue memorie:

«Al mattino del mercoledì, giorno 14 riceviamo l’ordine superiore di entrare nel comune di Pontelandolfo, fucilare gli abitanti, meno i figli, le donne e gli infermi ed incendiarlo. Difatti un po’ prima di arrivare al paese incontrammo i briganti attaccandoli, ed in breve i briganti correvano davanti a noi. Entrammo nel paese: subito abbiamo incominciato a fucilare i preti ed uomini, quanti capitava; indi il soldato saccheggiava, ed infine ne abbiamo dato l’incendio al paese, abitato da circa 4500 abitanti. Quale desolazione, non si poteva stare d’intorno per il gran calore, e quale rumore facevano quei poveri diavoli che la sorte era di morire abbrustoliti, e chi sotto le rovine delle case. Noi invece durante l’incendio avevamo di tutto: pollastri, pane, vino e capponi, niente mancava, ma che fare? Non si poteva mangiare per la gran stanchezza della marcia di 13 ore: quattordicesima tappa.»

(Carlo Margolfo)

Giuseppe Ferrari deputato della Sinistra storica teorico del socialismo Proudhoniano, nell’agosto del 1861, dopo essersi recato sul posto, scrisse una relazione al parlamento del Regno d’Italia sul Massacro di Pontelandolfo e Casalduni – >> Pag 84 https://storia.camera.it/regno/lavori/leg08/sed118.pdf

DELIBERA DEL COMUNE DI PONTELANDOLFO DEL 28/09/2010 ECCIDIO DEL 14 AGOSTO 1861. DICHIARAZIONE STATUS DI “CITTA’ MARTIRE” DEL COMUNE DI PONTELANDOLFO
>> http://www.comune.pontelandolfo.bn.it/zf/index.php/atti-amministrativi/delibere/dettaglio/atto/GT1RVd0n1PT0-H
1861 I LUOGHI DELL’ECCIDIO – PROGETTO INTEGRATO PER LA REALIZZAZIONE DI UN ITINERARIO STORICO-TURISTICO ALLA SCOPERTA DELLA CITTA’ MARTIRE DI PONTELANDOLFO. APPROVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO RIELABORATO
>> http://www.comune.pontelandolfo.bn.it/zf/index.php/atti-amministrativi/delibere/dettaglio/atto/GTVRFMEU1RT0-H

La Banda del Matese proclama la Repubblica Sociale Anarchica nel 1877
>> https://www.elettrisonanti.net/2019/12/05/la-banda-del-matese-proclama-la-repubblica-sociale-anarchica-nel-1877/

>> https://www.elettrisonanti.net/2019/08/14/tiburzi-la-ballata-dellultimo-brigante-della-maremma/

FOTOGALLERIA BERSAGLIERI IN MARCIA 1861 PONTELANDOLFO E CASALDUNI

 

[TESTO] https://www.antiwarsongs.org/canzone/pontelandolfo

Era il giorno della festa del patrono
E la gente se ne andava in processione
L’arciprete in testa ai suoi fedeli
Predicava che il governo italiano era senza religione
Ed ecco da lontano
Un manipolo con la bandiera bianca
Incline ad inneggiare a re Francesco
Ed ecco tutti quanti lì a gridare
Poi si corre furibondi al municipio
E si bruciano gli archivi
E gli stemmi dei Savoia

Pontelandolfo la campana suona per te
Per tutta la tua gente
Per i vivi e gli ammazzati
Per le donne ed i soldati
Per l’Italia e per il re.

Per sedare disordine al paese
Arrivano quarantacinque soldati
Sventolando fazzoletti bianchi
In segno di pace, ma non trovano nessuno.
Poi mentre si preparano a mangiare
Il rumore di colpi di fucile
Li spinge ad uscire allo scoperto
E son presi tutti quanti prigionieri
Poi li portano legati sulla piazza
E li ammazzano a sassate,
Bastonate e fucilate.

Pontelandolfo la campana suona per te
Per tutta la tua gente
Per i vivi e gli ammazzati
Per le donne ed i soldati
Per l’Italia e per il re.

La notizia arriva al comando
E immediatamente il generale Cialdini
Ordina che di Pontelandolfo
Non rimanga pietra su pietra
Arrivano all’alba i bersaglieri
E le case sono tutte incendiate
Le dispense saccheggiate, le donne violentate,
Le porte della chiesa strappate, bruciate
Ma prima che un infame piemontese
Rimetta piede qui, lo giuro su mia madre,
Dovrà passare sul mio corpo.

Pontelandolfo la campana suona per te
Per tutta la tua gente
Per i vivi e gli ammazzati
Per le donne ed i soldati
Per l’Italia e per il re.

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