🎥#elettritv💻📲 L’operazione di repressione poliziesca di Via Giulio Cesare a Torino, inizia dopo la contestazione verbale di alcuni cittadini per un fermo di una persona di colore [VIDEO] in un minimarket alimentari gestito da cittadini italiani di origine cingalese dicono durante le riprese [VIDEO] uno degli agenti della questura di Torino dice per un furto di una collanina. La voce piu insistente e’ quella di una ragazza, che denuncia lo stato di polizia conseguente alle misure del governo italiano per fronteggiare l’emergenza sanitaria per l’influenza Sars-Cov2 Covid-19 coronavirus #MonitoraggioCoronavirus Italia. Una persona forse che ha girato il [VIDEO] ripete in modo gentile ed educato agli agenti – siete i nostri difensori, avete giurato sulla Costituzione, non siamo criminali, che e’ tutta questa scena, abito a 50 metri – Un personaggio spicca tra i poliziotti e’ vestito con un giubino sportivo con la scritta ITALIA stile “tombino de ghisa (cit. Crozza)” porta il tricolore sulla spalla che successivamente dimostra di infangare, forse un giovincello dirigente della digos, che mostra con fare spavaldo, sin dai primi momenti immortalati in [VIDEO] un oggetto contundente alle belle Ragazze che protestano verbalmente, forse un manganello, un tonfa? o una spranga di ferro? Successivamente un agente donna prova ad identificare la ragazza che vuole dare le proprie generalita’ a voce , senza il documento [VIDEO] (Art.651 Codice Penale indica l’obbligo di fornire ai pubblici ufficiali le proprie generalità ma non che sia necessario documentarle. Anche il rifiuto di fornire i propri documenti di riconoscimento, fornendo però le proprie generalità non comporta reato) da li iniziano i tentativi di fermo di una decina di poliziotti, un carabiniere, e due militari spaesati che rimangono vaganti sullo sfondo, dove si inserisce l’agente in cerca di protagonismo con il giubino dell’ITALIA, che senza vergogna approfitta per un azione di violenza chirurgica in stile neofascista [VIDEO], contro la ragazza che viene arrestata. L’operazione si chiude con le immancabili surreali sirene a volume spianato da Film americano in contesto urbano gia’ martoriato dall’inquinamento acustico e dallo smog delle auto, (le nanoparticelle organiche-inorganiche pm 10 pm 2,5 secondo uno studio delle Universita’ di Bologna e Bari una delle cause dei picchi acuti del covid19 nella Pianura Padana), con le proteste dei cittadini [VIDEO] che hanno occupato il viale e la tranvia. Asilo Republic!
Torino 23/04/2020 Scarcerati i quattro ragazzi: “Mi rallegro per la scarcerazione – dichiara il difensore, l’avvocato Claudio Novaro – anche se continuo a pensare che non ci sia niente di penalmente rilevante nei fatti al vaglio del procedimento”. Il legale sottolinea che, in un caso, il tribunale ha preso atto che, per un indagato, la ricostruzione della polizia non coincide con quella che emerge dai filmati e aggiunge di ritenere “gravemente scorrette le dichiarazioni di alcuni esponenti politici che si sono pronunciati senza conoscere i fatti”. [Fonte] (ANSA)
>> https://macerie.org/index.php/2020/04/19/in-c-so-giulio-cesare
Agenzia Stampa Dinamopress: Torino, fermi violenti e quattro arresti Le immagini dal quartiere Barriera, nel capoluogo piemontese, dove gli abitanti hanno reagito a un fermo violento scendendo in strada
Poco dopo l’ora di pranzo in corso Giulio Cesare, nel quartiere Barriera a Torino, le forze dell’ordine avrebbero effettuato un fermo violento di due ragazzi. Secondo la versione della Questura, riportata da alcuni quotidiani, i due avrebbero scippato una catenina. Alcune persone presenti sul posto, invece, parlano di un controllo con metodi vessatori.
Se questa seconda versione fosse confermata, si tratterebbe di un episodio tra i tanti che in questi giorni stanno emergendo dalla cronaca di giornali e siti internet: dai rider multati a Torino e Milano durante il lavoro, alla coppia picchiata a Sassari (con la donna, nera, portata in questura), fino alla multa contro i genitori di un bambino malato di leucemia durante il trasporto in ospedale per un controllo post trapianto (sanzione ritirata solo dopo la figuraccia mediatica).
Dai video disponibili in rete, comunque, pare siano state soprattutto le modalità del fermo a provocare la reazione degli abitanti del quartiere. Tra loro c’erano alcuni occupanti di un edificio situato in corso Giulio Cesare 45. La protesta ha scatenato una dura reazione delle forze dell’ordine e quattro occupanti sono stati ammanettati e portati in questura dopo lunghi minuti di tensione.
Nel frattempo altri abitanti della zona sono scesi a protestare. Al momento c’è molta gente in strada e l’isolato è bloccato dalle camionette delle forze dell’ordine.
La posizione delle due persone fermate durante l’episodio che ha fatto esplodere le tensioni è al vaglio degli inquirenti.
Le immagini dal quartiere Barriera, nel capoluogo piemontese, dove gli abitanti hanno reagito a un fermo violento scendendo in strada
Poco dopo l’ora di pranzo in corso Giulio Cesare, nel quartiere Barriera a Torino, le forze dell’ordine avrebbero effettuato un fermo violento di due ragazzi. Secondo la versione della Questura, riportata da alcuni quotidiani, i due avrebbero scippato una catenina. Alcune persone presenti sul posto, invece, parlano di un controllo con metodi vessatori.
Se questa seconda versione fosse confermata, si tratterebbe di un episodio tra i tanti che in questi giorni stanno emergendo dalla cronaca di giornali e siti internet: dai rider multati a Torino e Milano durante il lavoro, alla coppia picchiata a Sassari (con la donna, nera, portata in questura), fino alla multa contro i genitori di un bambino malato di leucemia durante il trasporto in ospedale per un controllo post trapianto (sanzione ritirata solo dopo la figuraccia mediatica).
Dai video disponibili in rete, comunque, pare siano state soprattutto le modalità del fermo a provocare la reazione degli abitanti del quartiere. Tra loro c’erano alcuni occupanti di un edificio situato in corso Giulio Cesare 45. La protesta ha scatenato una dura reazione delle forze dell’ordine e quattro occupanti sono stati ammanettati e portati in questura dopo lunghi minuti di tensione.
Nel frattempo altri abitanti della zona sono scesi a protestare. Al momento c’è molta gente in strada e l’isolato è bloccato dalle camionette delle forze dell’ordine.
La posizione delle due persone fermate durante l’episodio che ha fatto esplodere le tensioni è al vaglio degli inquirenti.
[FONTE] Agenzia Stampa Dinamopress https://www.dinamopress.it/news/torino-fermi-violenti-quattro-arresti
>> Le Serrande occupato https://it.squat.net/tag/le-serrande-occupato/
>> http://www.tgmaddalena.it/torino-serate-di-ordinaria-amministrazione-poliziesca-macerie/
Nel 15° CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI ISTAT del 2011 su 14.515.795 di abitazioni censite il 5,2% cioe’ 754.821,34 abitazioni risulta essere non utilizzato perché cadente, in rovina o in costruzione. Senza calcolare il patrimonio immobiliare abusivo che nel 2018, secondo Legambiente, arrivava a sfiorare le 40.000 ordinanze di demolizione il italia.
>> https://www.istat.it/it/files//2014/08/Nota-edifici-e-abitazioni_rev.pdf
>> Asilo Occupato https://it.squat.net/tag/corso-giulio-cesare-45/
>> UNA STORIA DISONESTA. SULLO SGOMBERO DELL’ASILO https://www.elettrisonanti.net/2019/02/15/bull-brigade-csoa-askatasuna-torino/
>> https://www.elettrisonanti.net/2019/08/21/no-tav-in-val-di-susa-per-torino-lione-ce-gia-il-tgv/
>> https://www.elettrisonanti.net/2019/12/20/alta-felicita-il-festival-del-movimento-no-tav/
>> https://www.elettrisonanti.net/2020/01/29/xxi-errico-malatesta-verso-un-umanita-nova/
Asilo Republic una provocazione Punk rock legata alla cultura Anarchica degli indiani metropolitani: “E’ una metafora della rivoluzione culturale giovanile degli anni Settanta. I bambini dell’asilo sono il movimento studentesco…il bambino che si butta dalla finestra è Pinelli…. e ci volevano far credere che si fosse buttato da solo!
La madre è l’opinione pubblica. L’agente è lo stato di polizia. E i fuochi sono i morti, le galere e le botte alle manifestazioni.
[Vasco Rossi, “Le mie canzoni”]
I bambini dell’ asilo
stanno facendo casino
ci vuole qualcosa per tenerli impegnati
ci vuole un dolcino
ci vuole uno spino
ci vuole un dolcino
ci vuole uno spino
Dice che è stata una disattenzione
della maestra
e subito uno si è buttato giù
dalla finestra
dalla finestra.
Oddio che cosa si può inventare
oddio che cosa possiamo dire
quando sua madre arriverà
s’ incazzerà
s’ incazzerà.
Certo che lavorare in un asilo
dove cè sempre casino
tranquilli qui non si può stare per niente
ci vuole un agente
ci vuole un agente.
Allora vedrete con la polizia
che la situazione ritornerà
come prima
più di prima
t’ amerò t’ amerò.
Più di prima ci sarà ordine e disciplina
e chi non vuole restare qui
vada in collina
vada in collina.
E se qualcuno ancora la vuole menare
con quella vecchia storia sull’ educazione
abbiamo già bruciato tutti i libri
bruciamo lui
bruciamo anche lui.
I bambini dellasilo
non fanno più casino
sono rimasti molto pochi
dopo i fuochi
dopo i fuochi
fuochi fuochi
fuochi fuochi.
Fuoco!
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