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🎥#elettritv💻📲 L’antenato della Fisarmonica e’ considerato lo «tcheng», un antichissimo strumento Cinese risalente addirittura a 4500 anni fa circa, sopravvissuto nei millenni, una copia è custodita nel Museo Internazionale della Fisarmonica di Castelfidardo. Il primo strumento musicale a tastiera conosciuto fu l’antico predecessore del moderno Organo chiamato nel mondo antico Hydraulos, l’Organo a canne idraulico a mantice descritto nei testi greci di Ctesibio di Alessandria d’Egitto, Filone di Bisanzio nel III secolo A.c. e Erone di Alessandria d’Egitto 62 d.c., a Pompei sono stati scoperti due Organi portatili pneumatici e modelli di terracotta di epoca romana conservati al Museo archeologico di Napoli, esistono ricostruzioni di modelli in bronzo. L’Organo Portativo, era di piccole dimensioni ed era possibile suonarlo sulle ginocchia azionato da un piccolo mantice a mano ed era molto usato nel Medioevo. Interpretando i disegni del Codice di Madrid Fol. 76r e il genio di Leonardo da Vinci, Mario Buonoconto artigiano liutaio friulano, ha realizzato uno strumento unico nel suo genere dopo 9 anni di ricerche e studi basati su semplici schizzi di Leonardo, che si trovano presso la Biblioteca Nacional de Madrid, ha realizzato quello che potremmo chiamare Organo portativo a tastiera verticale e suono prodotto da mantici, il quale anticiperebbe di ben tre secoli la Fisarmonica moderna. È uno strumento musicale a mantice, conosciuto da molti come “La Fisarmonica di Leonardo”. Nonostante alcune analogie con la Fisarmonica tradizionale, si tratta di uno strumento dal timbro completamente diverso, l’aria infatti, passando nelle canne produce un suono caldo e morbido, quasi flautato, facendolo assomigliare di più ad uno strumento della famiglia dell’Organo. Attualmente esistono una decina di fisarmoniche di Leonardo, tutte realizzate al maestro Buonoconto. Tre sono esposte in mostre o musei (Museo della Fisarmonica di Castelfidardo, Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, Biasin Concert Hall di Azzano Decimo), mentre le altre sono in possesso di musicisti italiani e stranieri.

>> http://www.museoleonardiano.it/ita/eventi-e-mostre/fisarmonica leonardo
>> http://www.elettrisonanti.net/2018/03/17/la-storia-della-fisarmonica/
>> http://www.elettrisonanti.net/2017/07/19/gilberto-rossi-soprannominato-attila

LA “FISARMONICA DI LEONARDO 2019 – MADE IN CASTELFIDARDO” IN MANIFESTAZIONI INTERNAZIONALI


 
La Gioconda Nuda
Secondo alcune ipotesi, la donna raffigurata nella Gioconda di Leonardo non sarebbe Lisa Gherardini ma Gian Giacomo Caprotti, che sarebbe stato non solo allievo prediletto, ma anche amante di Leonardo.
Secondo i sostenitori della tesi, negli occhi della Monna Lisa vi sarebbero dipinte due lettere: una S, coincidente con la grafia del pittore, nell’occhio sinistro (destro per chi guarda) e una L nel destro. S per Salaì e L per Leonardo. A sostegno di questa tesi viene inoltre addetta la somiglianza della persona ritratta nella Gioconda con il San Giovanni Battista, una tra le ultime opere di Leonardo, dove è ritratto il giovane Gian Giacomo Caprotti e l’Angelo incarnato. Lo stesso Caprotti giocò con il tema della Gioconda dipingendone, o contribuendo a dipingere, una versione androgina, la cosiddetta Monna Vanna Nuda (Joconde nue).


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